In un bosco nei pressi di Berlino gli esperti hanno dissotterrato la testa della gigantesca statua di Lenin, rimasta sepolta per più di 20 anni. Il frammento del monumento è stato portato al complesso museale Cittadella di Spandau. Sarà il fulcro della mostra sui monumenti di Berlino.
Secondo i mass media locali, le autorità tedesche hanno speso circa 72 mila euro per il trasferimento della testa di Lenin, quasi 2 metri di altezza, dalla foresta popolata da lucertole nel complesso museale.
La gigantesca testa di Lenin è una parte del monumento realizzato da Nikolai Tomsky, in granito ucraino, che ha dominato la Piazza di Lenin nella capitale dell'allora Germania d'Est per quasi 40 anni. Nel novembre del 1991 il monumento è stato smontato e tagliato in 129 pezzi, che dopo sono stati trasportati in un prato alla periferia est della capitale, nel quartiere di Köpenick, e sepolti nel parco forestale. La scena, in cui un'enorme gru solleva la testa sopra la piazza e la mette sulla piattaforma dell'autotrattrice, è riprodotta nella famosa commedia tedesca «Good Bye, Lenin!».
Nel corso degli anni le autorità di Berlino tenevano segreto il luogo esatto della sepoltura della statua di Lenin in granito.
Come precedentemente aveva scritto NDNews.it, è stato deciso di scavare il monumento appositamente per la mostra sulla storia dei monumenti della capitale tedesca, organizzata nella Cittadella di Spandau. La testa dal peso di tre tonnellate deve diventare il fulcro dell'esposizione. Tuttavia, non è stato possibile consegnare immediatamente la testa scavata alla sala espositiva, perchè lì dentro si è procreata una rara specie di lucertole, inclusa in molti paesi europei nel «Libro Rosso» delle specie protette e in via di estinzione. Per il loro trasferimento in un habitat naturale sono stati spesi circa 12 mila euro.
Berlino, Zoja Oskolkova
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