Il formaggio europeo rimpiazzato da quello russo
«Cosa Nostra». È questo il nome della fattoria che fino a poco tempo fa aveva perdite di bilancio enormi. Galleggiava soltanto grazie all'amore dei proprietari per il loro lavoro. Ma quando, lo scorso agosto, è entrato in vigore il divieto di importazione in Russia dei formaggi europei, tutto è cambiato. I centralini dell'impresa hanno cominciato a surriscaldarsi per l'enorme quantità di telefonate da parte di ristoratori, interessati ad acquistare quei prodotti che prima non voleva nessuno.