Il prezzo d'esportazione del gas russo per l'Unione europea aumenterà nel corso dell'anno e arriverà a 180-190 dollari per mille metri cubi, vale a dire 25 dollari in più delle attuali tariffe. Lo ha reso noto il vicepresidente della direzione di Gazprom Aleksandr Medvedev durante un incontro con gli investitori a Singapore.
Nel 2016 l'Europa ha pagato il combustibile in media 167 dollari per mille metri cubi. Tuttavia nell'anno in corso Gazprom prevede un aumento fino a 180-190 dollari. Medvedev ha però fatto notare che prevedere il costo del gas è complicato, in quanto il portafoglio contrattuale dell'azienda si basa su differenti sistemi di determinazione dei prezzi.
Nonostante il rincaro del combustibile, il fornitore considera il mercato europeo come una priorità. Nel 2016 la quota di Gazprom nell'UE è cresciuta al 34%, rispetto al 31% dell'anno precedente.
Inoltre, secondo quanto detto da Medvedev, il volume delle forniture della compagnia russa all'estero è aumentato del 12,5% per un totale di 179,3 miliardi di metri cubi, che si tratta del massimo storico.
Ciononostante, secondo i dati contabili pubblicati, gli indicatori finanziari di Gazprom di fatto non sono migliorati. I proventi della compagnia sono diminuiti del 3% e per il secondo trimestre consecutivo il flusso monetario è risultato negativo. La compagnia conta di ristabilire gli indicatori con l'aumento dei prezzi del combustibile e l'incremento dell'export.
Mosca, Ivan Gridin
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