I prezzi del gas russo al confine tedesco hanno fatto registrare il loro massimo degli ultimi sette anni. A confronto dei dati del settembre dello scorso anno, i prezzi sono aumentati di circa il 50%. Lo attestano i dati del Fondo monetario internazionale (FMI).

Nel solo mese di febbraio il valore del combustile fornito dall'azienda russa di stato «Gazprom» è cresciuto del 14%. Secondo le previsioni degli esperti, il prezzo del gas russo potrebbe ancora aumentare.

I prezzi di «Gazprom», che fornisce circa un terzo di tutto il gas sul mercato europeo, si stanno riprendendo dopo aver toccato il minimo degli ultimi 12 anni nel 2016. La maggior parte dei contratti sono legati all'andamento dei prezzi del petrolio, ma con un ritardo di tempo dai sei ai nove mesi. Da notare che una parte del costo del petrolio Brent, che è aumentato del 21% dalla fine di luglio dell'anno scorso, non ha ancora fatto in tempo a influire sul prezzo del gas.

L'aumento dei prezzi del gas ha un effetto negativo sull'attività delle compagnie nazionali europee, dall'italiana Eni alla francese Engie, che cercano di superare la caduta dei prezzi dell'energia elettrica e la necessità di investimenti miliardari per la modernizzazione delle reti e dei vecchi impianti, riferisce Bloomberg. Dal 2012 l'indicatore di redditività delle centrali elettriche a gas in Germania è negativo, fatto che ha portato alla chiusura di una serie di imprese e all'aumento nel bilancio energetico della quota di carbone, nucleare, eolico e biocarburante.

Bloomberg ricorda anche che «Gazprom» ha in previsione per il secondo anno consecutivo di stabilire il record del volume delle esportazioni. Secondo il vicepresidente del consiglio di amministrazione della holding Aleksandr Medvedev, la domanda di gas sul mercato europeo dovrebbe crescere del 5% nel 2017.

Mosca, Zoja Oskolkova

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