Il fotografo degli Urali, Dmitry Loshagin, continua a fare il suo mestiere anche dietro le sbarre. Al condannato per l'omicidio di sua moglie-fotomodella è stato permesso di realizzare servizi fotografici con la partecipazione dei detenuti.
Ricordiamo che l'anno scorso Dmitry Loshagin è stato giudicato colpevole dell'omicidio della moglie Julia Prokopieva-Loshagina e condannato a 10 anni di reclusione in un carcere di massima sicurezza. Secondo il Tribunale e l'ipotesi investigativa, Julia Prokopieva-Loshagina è stata uccisa nel mese di agosto 2013 nell'appartamento del fotografo. Il cadavere carbonizzato della ragazza è stato trovato nel bosco nei pressi della città.
Da cittadino libero, Loshagin è stato considerato il fotografo più famoso e il più gettonato di Ekaterinburgo. Una volta finito in carcere, Dmitry è passato dai servizi fotografici glamour ai reportage ed ora riprende gratis gli eventi più interessanti della colonia penale Novolyalinskaja.
Uno degli ultimi servizi fotografici realizzati da Loshagin sono le immagini di bagni ghiacciati per il Battesimo del Signore nella colonia penale № 45. Come si può vedere dalle immagini del servizio fotografico, i detenuti non avevano la possibilità di tuffarsi nel buco scavato nel ghiaccio, perciò si versavano addosso bacinelle d'acqua nel cortile.
Secondo le testimonianze delle guardie carcerarie, il fotografo condannato non è pagato per fare le riprese, in quanto la sua professione non è indicata nel ruolo organico della colonia. Per ora Loshagin fotogra su base volontaria, ma ben presto potrebbe essere stabilita una carica adeguata per lui. Inoltre, al detenuto è stata consegnata tutta la sua attrezzatura fotografica.
Nel frattempo, i reportage fotografici realizzati nella colonia hanno giovato agli istituti di pena. Una volta che le foto di Loshagin sono state pubblicate sui media locali, le vendite di carbone di legna, che viene prodotto nella colonia, sono raddoppiate.
Ekaterinburgo, Zoja Oskolkova
© 2016, «New Day – Italia»