Gli internauti hanno diffuso in rete la notizia di una rissa di massa tra russi e rifugiati ucraini. Secondo loro, i cittadini ucraini vengono in Russia in cerca di lavoro, ma portano con sé i sentimenti anti-russi, che è la causa di conflitti con i residenti locali.
L'ultima di queste zuffe è avvenuta nella regione di Tver' sul territorio del centro benessere «Sokol» («Falco»). Una donna russa di 44 anni ha raccontato che suo marito era uno dei partecipanti alla rissa di massa: «Si è azzuffato con gli ucraini. Ci sono tanti lì. Sia i sostenitori delle milizie popolari indipendentiste, che i sostenitori di questa fottutata nezalezhnaya (cioè lo stato indipendente ucraino). Alcuni lavorano, altri sono rifugiati – vivono con i mezzi di sussistenza russi... Tanti bambini, tante donne. Molti uomini sono contro la Russia. È terribile! E il mio è finito male. Sobrio. Picchiato a sangue».
Gli scontri tra i russi e gli ucraini pro-Maidan, sia sul territorio della Russia, che all'estero in vacanza, capitano spesso negli ultimi tempi. Con le risse e la distruzione dei mobili finiscono le discussioni tra ubriachi fradici russi e ucraini sulla politica nei resort all'estero – in Egitto, in Turchia, in Grecia.
Ci sono stati i casi in cui i turisti provenienti dall'Ucraina e dalla Russia si rifiutavano di sedere allo stesso tavolo durante la colazione. Alcuni russi non vogliono averci niente a che fare con gli ucraini, ad esempio, con il personale di servizio e gli animatori.
Il risultato della propaganda anti-russa in Ucraina è la comparsa di agenzie di viaggio, che mettono in vicinanza dei loro alberghi le bandiere ucraine – questo significa che lì è organizzata una sorta di ghetto per gli ucraini. Alcuni operatori turistici si preparano per passare a un servizio separato di turisti ucraini e russi.
Fonte: «Ridus»
Tver', Zoja Oskolkova
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