Secondo il sondaggio condotto dalla Fondazione «Opinione pubblica» (FOP), oltre la metà dei cittadini russi credono che esista una minaccia reale di una guerra su vasta scala tra la Russia e la NATO. Tra le categorie che temono di più lo scoppio di una guerra sono i pensionati e i giovani laureati ma, nello stesso tempo, si tratta di persone a basso reddito residenti nelle piccole città.
C'è da notare che due terzi degli intervistati sono convinti che le autorità russe fanno di tutto per risolvere tutte le controversie per vie diplomatiche, contribuendo in tal modo a ridurre la tensione. Nello stesso tempo il 15% dei russi ritengono che le spinte della Russia nella politica estera al contrario aumentano il rischio dello scoppio delle ostilità. La loro posizione si basa sulla convinzione che «le azioni della Federazione Russa in Ucraina suscita le proteste delle potenze occidentali» e che «il rafforzamento della Russia fa accrescere l'ostilità dell'Occidente».
Vale la pena di rilevare che l'Italia è uno dei paesi più grandi della NATO e dell'UE per il numero della popolazione, il peso economico e, rispettivamente, potenziale militare, anche se, naturalmente, seguendo la tendenza generale europea, le sue Forze Armate hanno subito un notevole ridimensionamento. Nello stesso tempo i russi percepiscono l'esercito italiano esclusivamente come una forza di pace per la sua partecipazione agli interventi a sfondo umanitario in Afghanistan e in Iraq. Inoltre, come viene sancito dall'articolo 11 della Costituzione della Repubblica Italiana, "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo».
Gli esperti non hanno dubbi che la convinzione di un'ipotesi di un conflitto militare tra la Russia e la NATO sono inculcati nei cittadini dai mass media. Giornalisti della carta stampata e della televisione descrivono la situazione venutasi a creare nelle relazioni tra la Russia e l'Occidente come prebellica, utilizzando sempre più spesso i termini «confronto», «conflitto», «minaccia militare».
Mosca, Vsevolod Gnetii
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