Tafferugli all'interno della Verkhovna Rada (il Parlamento ucraino) sono all'ordine del giorno. Questa volta però gli onorevoli ucraini hanno superato se stessi, ingaggiando due risse in una sola giornata. Inoltre tra i facinorosi c'era anche una donna-deputato.
La colluttazione si è scatenata nel corso del dibattito parlamentare riguardante il disegno di legge sulla confisca dei beni di illecita provenienza. In precedenza, i deputati ucraini hanno tentato a più riprese di mettersi d'accordo sul testo definitivo del documento. Poi il primo ministro Arsenij Yatseniuk ha invocato la Rada ad approvare d'urgenza il provvedimento sulla confisca extragiudiziaria dei beni dell'ex presidente Viktor Yanukovich e del suo entourage, fuggiti dal paese dopo la rivolta su Maidan, per l'ammontare complessivo di 1,5 miliardi di dollari.
Durante la prima baruffa si sono azzuffati il deputato Serghej Pašinskij e alcuni deputati eletti nelle liste del «Narodnyj front» (Fronte Popolare). Durante un «acceso dibattito» uno dei deputati ha dato un forte spintone a Pašinskij.
Proprio questo disegno di legge è stato il pomo della discordia per il secondo conflitto, scoppiato nell'aula parlamentare qualche minuto più tardi. La deputata Tatiana Čornovol, sull'orlo di una crisi di nervi, si è scagliata contro un altro collega-deputato (contrario al disegno di legge), Yakov Bezbakh, graffiandogli il viso con le unghie.
Più tardi la battagliera deputata ucraina ha dichiarato che anche nel futuro intende condurre le sue lotte politiche nello stesso modo contro tutti coloro che si rifiuteranno di approvare disegni di legge di questo tipo.
Zuffa nella Verkhovna Rada ucraina
Soltanto il pronto intervento del presidente della Rada Vladimir Groisman è riuscito a placare gli animi.
Kiev, Zoja Oskolkova
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