L'architetto italiano Lanfranco Cirillo già da anni progetta le case per gli uomini d'affari, politici e il fior fiore della società russa. L'italiano parla raramente alla stampa, ma questa volta ha deciso di un'eccezione e ha rilasciato un'intervista al canale televisivo russo «Dozd'» (TV Rain), raccontando come si vive e si lavora in Russia.
Cirillo ha iniziato a lavorare in Russia sin dal 1993. Secondo l'architetto, non ha mai diffuso alcuna pubblicità specifica sulle sue mansioni professionali: a Milano ha incontrato per caso un uomo, che gli ha chiesto di costruire una dacia (casa di campagna) nei pressi di Mosca. Da allora l'italiano lavora senza sosta con l'alta società moscovita.
Il progetto più famoso di Cirillo è il «centro benessere» nella città sul Mar Nero di Gelendžik, che i mass media chiamano la «Dacia di Putin». Anche se l'architetto stesso conferma il suo coinvolgimento in questo progetto, le informazioni ufficiali sull'argomento non sono pervenute.
Tuttavia, il palazzo di Putin non è l'unico progetto russo di Lanfranco. L'italiano è molto gettonato tra gli oligarchi russi, il che non è affatto strano, visto che tutti i suoi clienti possono vantarsi di aver commissionato progetti edilizi all'architetto del presidente russo. Secondo Cirillo, ha avuto le commesse dai 43 miliardari russi dalla lista di Forbes.
Secondo quanto raccontato da Lanfranco, i gusti dell'élite russa sono stravaganti. Roman Abramovich, ad esempio, ha chiesto di scavare una piscina da 40 milioni di dollari sotto un palazzo del XVII secolo. A quanto pare, ai russi piacciono molto trattamenti acquatici: una signora mondana ha ordinato all'architetto una grande piscina installata nell'atrio della propria casa. Inoltre, la donna ha precisato che vorrebbe fare i bagni completamente nuda, perciò le finestre panoramiche attorno alla piscina dovevano essere oscurate.
Da notare che il lavoro per i potenti della Terra non ha influenzato in alcun modo l'autostima dell'italiano. Secondo l'architetto, per poter lavorare con la clientela evoluta è meglio non peccare di superbia. Cirillo stesso firma i suoi progetti con la sigla BIA – Bedny Italjansky Architektor (Povero Architetto Italiano). «Non pensare mai che sei una star, chi pensa così ha già chiuso con il proprio mestiere» – ha detto Lanfranco.
Al momento, lo studio di Lanfranco Cirillo è tra i tre finalisti per la realizzazione di un progetto architettonico molto ambizioso del Centro parlamentare unificato a Mosca. Secondo l'idea dell'architetto, l'enorme complesso di edifici deve essere costruito in stile neoclassico russo. I parlamentari hanno già votato, assegnando al progetto di Cirillo il terzo posto. Tuttavia, nei mass media russi girano le voci che la costruzione potrebbe essere rimandata a causa della crisi economica.
Due anni fa l'italiano ha ottenuto la cittadinanza russa. Come ha ammesso lui stesso nell'intervista, si è rivolto direttamente all'Amministrazione del Presidente. Rispondendo alla domanda del giornalista su come l'ha influenzato l'immagine di «architetto di Putin», Cirillo ha dichiarato: «Guarda, io sono cittadino russo e come il 92-93% della popolazione russa amo il nostro presidente e penso che sia la persona giusta al posto giusto nell'attuale situazione mondiale. Ecco cosa posso dire di Vladimir Vladimirovich».
Mosca-Roma, Vsevolod Gnetii
© 2016, «New Day – Italia»