Il rapporto «Minchenko consulting»: «Politburo 2.0» e e la Russia post Crimea» dipana alone del mistero sulla distribuzione del potere nella Federazione Russa e sul ruolo svolto da Vladimir Putin. Il rapporto cui fanno riferimento opinionisti politici della Francia, Gran Bretagna e Germania, tradotto in molte lingue, che descrive il modello della gestione collettiva distribuita tra i clan in concorrenza tra di loro per l'accesso alle risorse, ora è scaricabile in lingua italiana.
Nel rapporto «Politburo 2.0» e la Russia post Crimea» gli esperti paragonano l'elite al potere in Russia, formatasi negli anni 2000, a Politburo del CC del PCUS, l'organo detentore del potere totale nell'ex Unione Sovietica. Il ruolo di Vladimir Putin all'interno di questo sistema rimane invariabile: è quello di un arbitro influente, la cui parola nelle situazioni conflittuali rimane decisiva. Le leve del potere decisive del presidente, oltre alla sua carica, sono i rapporti personali di fiducia istaurati con i principali protagonisti dell'elite sia all'interno sia all'esterno del paese, e il costante indice di gradimento elevato presso la popolazione.
Nello stesso tempo il potere russo non è per niente una rigida struttura verticale governata da un solo uomo. Dal punto di vista degli stati nazionali, un simile sistema del potere collettivo è quasi – istituzionale, ma efficiente dal punto di vista della logica dello «stato naturale». Poiché il processo della gestione del potere è orientato verso il mantenimento dell'equilibrio, venutosi a creare tra i clan.
Sono i leader delle grandi elite on le loro posizioni ricavate sia all'interno dei gruppi imprenditoriali sia all'interno delle strutture statali, a svolgere il ruolo dei protagonisti attivi sulla scena politico-economica della Russia. La responsabilità per la politica interna, sociale, per il settore finanziario e per i progetti infrastrutturali è distribuita tra questi attori protagonisti. D'altronde nella politica estera, nelle strutture di forza, nel complesso bellico – industriale, considerati settori chiave, Putin mantiene la priorità della sua influenza personale.
Secondo il parere degli esperti di «Minchenko consulting», attualmente si evidenzia ancora di più l'indebolimento degli istituti formali del potere a favore dei membri del «Politburo 2.0». Ciò è dovuto alla «Soluzione per la Crimea, dopo l'attuazione della quale è aumentato il peso d'influenza del «Politburo 2.0» come una organo informale del potere, ma anche l'influenza del suo leader plebiscitario, Vladimir Putin.
Mosca, Zoja Oskolkova
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