Nella città nativa del più famoso speaker radiofonico sovietico della Seconda Guerra Mondiale, soprannominato anche «La Voce di Stalin», Yurij Levitan, è stato eretto un monumento molto originale.
Lo speaker più radiofonico sovietico durante la Seconda Guerra Mondiale Yurij Levitan – monumento a Vladimir
Si vedono un vecchio e un bambino, mano in mano, che ascoltano attentamente un notiziario radio, un comunicato di guerra letto, appunto dal compaesano illustre, lo speaker radiofonico a diffusione nazionale Yurij Levitan. Si presume che il figlio del vecchio e il padre del bambino sia al fronte, combattendo i nazifascisti. I due, il vecchio e il giovane, stanno di fronte a un altoparlante pubblico, dal quale, a intervalli di un quarto d'ora si diffondono comunicati di guerra di repertorio, letti appunto da Yurij Levitan.
Sono nastri preregistrati collocati all'interno dell'altoparlante d'epoca.
Yurij Levitan è nato a Vladimir nel 1914 e sin dal 1931 (a causa di un timbro della sua voce molto raro) è stato assunto come lo speaker di punta della Radio Nazionale Pansovietica.
Durante la Seconda Guerra Mondiale ha mandato in onda oltre 2 mila notiziari e oltre 100 di breaking news (molto rari per l'epoca, trattandosi per lo più dell'esito di grandi battaglie).
E' stato proprio Yuria Levitan ad annunciare l'invasione della Germania nazista nell'URSS nel 1941.
Yurij Levitan annuncia linvasione della Germania nazista nellUnione Sovietica
E anche ad annunciare la Vittoria sovietica sulla Germania nazista nel 1945.
Yurij Levitan annuncia la capitolazione della Germania nazista
Adolf Hitler ha dichiarato lo speaker sovietico Yurij Levitan il suo «nemico giurato personale №1, mentre Iosif Stalin era soltanto... №2.
Lo speaker radiofonico sovietico Yurij Levitan sullo sfondo della gigantografia di Iosif Stalin
Una speciale unità della SS era incaricata di individuare e catturare Yurij Levitan, per il quale Hitler ha messo una taglia stratosferica di 250 mila Deutsche Reichsmark d'epoca.
Per questo motivo Yurij Levitan è stato evacuato da Mosca sotto assedio tedesco negli Urali, a Sverdlovsk (ora Ekaterinburgo) da dove diffondeva «Radio Mosca».
Lo speaker radiofonico sovietico Yurij Levitan targa commemorativa a Sverdlovsk, negli Urali, da dove doffondeva Radio Mosca durante l'assedio di Mosca da nazifascisti
Era un segreto di stato e a Levitan era strettamente vietato parlare in pubblico poichè chiunque avrebbe potuto riconoscere la sua inconfondibile voce.
La sua vera identità è rimasta segreta al pubblico fino agli anni '60 del secolo scorso.
Il dittatore sovietico Iosif Stalin lo stimava molto, coprendolo di benefici e privilegi di vario genere, ma è toccato sempre a Yurij Levitan a dare il triste annuncio della morte del «Generalissimo» e da fare da voce di sottofondo sia per le visite alla camera ardente sia per la cerimonia funebre.
Yurij Levitan annuncia la morte di Stalin
Stalin nella bara
Processione per ultimo saluto a Stalin, la voce sottofondo è di Yurij Levitan
Yurij Levitan è morto nel 1983 all'età di 68 anni ed è stato sepolto nel prestigioso cimitero monumentale di Mosca (all'epoca chiuso al pubblico e riservato alle personalità illustri) delle Novizie.
Lo speaker radiofonico sovietico Yurij Levitan la tomba nel cimitero delle Novizie a Mosca
Lo speaker radiofonico sovietico Yurij Levitan – monumento sulla tomba
Ci sono busti e targhe commemorative all'ingresso del palazzo dove viveva a Mosca fino alla sua morte.
Lo speaker radiofonico sovietico Yuri Levitan – targa sulla casa dove viveva a Mosca
Lo speaker radiofonico sovietico Yurij Levitan busto all'ingresso del portone della sua abitazione a Mosca
Peripezia della sorte: a poca distanza della tomba di Yurij Levitan giace Nadezhda Allilujeva, la moglie amatissima, morta suicida, di Iosif Stalin...
I custodi del cimitero affermano che ogni anno, il giorno del suicidio, lo spettro del «Generalissimo» Iosif Stalin passa per il cimitero e trascorre l'intera notte sulla tomba dell' amatissima moglie, lasciando un mazzo di fiori freschi...
Nadezhda Allilujeva, amatissima moglie di Stalin morta suicida
Camera ardente della moglie di Stalin, Nadezhda Allilujeva, morta suicida
Tomba di Nadezhda Allilujeva nel cimitero delle Novizie di Mosca
Chissà se, andando alla tomba della moglie, lo spettro di Stalin non renda omaggio anche a Yurij Levitan, la Voce di Stalin per eccellenza?!
Si sa che i dittatori sono tutti uguali. La moglie di Stalin si suicidò tra l'8 e il 9 novembre (ricorrenza della Festa nazionale sovietica della Rivoluzione d'Ottobre) del 1932 nel suo appartamento nel Cremlino, sparandosi al cuore con la pistola Walther calibro 6,35 mm, presumibilmente di Stalin (o in alternativa, del suo tirapiedi Climent Voroshilov).
E' una strana coincidenza, ma poco prima di un anno, il 18 settembre del 1931, una certa Angelica Maria Raubal, detta «Geli», la nipote amatissima (tanto da sospettare un legame incestuoso tra i due) di Adolf Hitler, si era suicidata a Monaco di Baviera, sparandosi con la pistola dello zio Adolf Hitler, una Walther calibro 6,35 mm (!!!).
Secondo la ricostruzione degli storici, fino al suo suicidio nel bunker, ogni anno Hitler (che nel frattempo ha riscattato l'appartamento, lasciando al suo interno tutto intatto, com'era nel 1931 durante il soggiorno e la morte della sua nipote) trascorreva da solo la notte e la giornata intera della ricorrenza del suicidio della sua nipote chiuso all'interno dell'appartamento.
La nipote di Hitler e la moglie di Stalin (pur non conoscendosi e non sapendo della reciproca esistenza) hanno commesso il suicidio a distanza di un anno con la stessa modalità e con la stessa identica arma.
Stalin e Hitler sono nati a distanza di 10 anni (il primo nel 1879, mentre il secondo nel 1889), un'altra circostanza molto curiosa...Basta ricordare un famoso detto del popolo del GULAG: qui un anno conta come dieci...
E gli estremi, si sa, si toccano...
Vladimir, Vsevolod Gnetii, Ekaterina Rudnik
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