Verkhovna Rada (Parlamento ucraino) sta per esaminare il disegno di legge per reintrodurre la pena di morte nel paese. Intanto gli opinionisti politici ritengono che il presidente Petro Poroshenko non firmi la legge, mentre lo scopo dell'iniziativa legislativa sia quello da far sfruttare dal governo di Kiev per fare le pressioni sull'Europa.
La proposta di reintrodurre in Ucraina la pena di morte per un periodo dello svolgimento delle operazioni belliche sta preparando il gruppo parlamentare «Narodny front» («Fronte popolare»), che fa capo al primo ministro Arseniy Yatseniuk, il cui vice Yury Bereza è il comandante del reggimento speciale «Dnepr-1» ed è Presidente del Sottocomitato della Verkhovna Rada per la sicurezza nazionale e la difesa.
Secondo la bozza del disegno di legge, la pena di morte può essere reintrodotta solo dopo la proclamazione dello stato di guerra, cioe dell'inizio della guerra a tutti gli effetti. Va notato che l'Ucraina è un membro del Consiglio d'Europa e ha rinunciato a questo tipo di pena capitale, in linea con i valori europei. La nuova iniziativa legislativa è in palese contrasto con l'integrazione europea, tanto pubblicizzata da Kiev, il cui punto fermo è l'abolizione definitiva della pena di morte in tutti gli stati associati.
Gli esperti, a loro volta, hanno intravisto nel documento presentato da Yury Bereza, braccio destro e operativo del premier ucraino Arseniy Yatseniuk, un tentativo di alzare il tono della polemica e costringere gli stati-membri dell'Unione Europea e gli Stati Uniti a concedere all'Ucraina maggiori benefici. Poiché altrimenti in alternativa Kiev potrebbe far scatenare un cruente conflitto militare nel cuore dell'Europa. A conferma di ciò Dmitro Yarosh, leader del partito estremista d'ispirazione nazionalista ucraino «Praviy Sektor» («Settore Destro»), vietato in Russia, ha recentemente affermato che esiste la probabilità della soluzione del conflitto nel Donbass con l'impiego della forza, mentre Kiev sta preparando l'esercito per sferrare l'offensiva militare nel sud-est.
Tuttavia alcuni opinionisti politici locali ritengono che il ricatto per mezzo della legge sulla pena di morte sarà un altro fisco per il governo ucraino. Gli stati-membri dell'Unione Europea sono decisamente contrari allo scoppio di una guerra in seno all'Europa, mentre l'Ucraina non ha i soldi per continuare la guerra. Per di più, il paese sta sull'orlo default e riesce a malapena a mantenersi a galla solo grazie all'assistenza finanziaria da parte del Fondo Monetario Internazionale (FMI) e di alcuni paesi-donatori.
Inoltre, i rappresentanti dell'Unione Europea e degli Stati Uniti hanno più volte affermato che sono scontenti per il lentissmo andamento del processo di riforme in Ucraina. Per la maggior parte dei funzionari altolocati ucraini interpellati il peggiore e principale nemico del paese è la corruzione dilagante, e non le azioni belliche nell'Est del paese.
Fonte: «Gazeta.ru»
Kiev, Ekaterina Rudnik, Vsevolod Gnetii
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