Attivisti dell'associazione «L'autodifesa di Odessa» («Samooborona Odessy») hanno condotto un'azione dimostrativa nel quadro della cosiddetta «lustrazione di spazzatura» (purificazione del potere, scaricandone i rappresentanti nei bidoni dell'immondizia). Hanno catturato il responsabile dell'Agenzia regionale del demanio Alexei Kosmin e l'hanno gettato nel cassettone dell'immondizia. Poi gli attivisti hanno infarinato l'uomo e gli hanno versato addosso la tintura di verde di anilina. In questo modo i contestatori hanno presentato la loro richiesta delle dimissioni del pubblico ufficiale.
Secondo l'agenzia di stampa ucraina «Vesti», gli inquirenti ucraini hanno confermato la parte avuta da Kosmin nella collusione con la direzione della succursale del Dipartimento di commercio militare di Odessa. A seguito della transazione commerciale illecita i danni arrecati allo stato ammontano a 1,7 milioni di grivna (circa 70 mila euro).
Inoltre, Alexei Kosmin è considerato un politico filorusso. Due anni fa è intervenuto con la proposta di attribuire alla lingua russa lo status della lingua regionale a Odessa.
C'è da aggiungere che secondo la legge «Sull'epurazione del potere», approvata nell'Ucraina lo scorso autunno, ai personaggi coinvolti negli atti di corruzione e a coloro che ricoprivano alte cariche dirigenziali durante i governi precedenti, è vietato l'impiego nella pubblica amministrazione. All'inizio del 2014 la lustrazione dei funzionari pubblici è stata una delle principali richieste dei militanti di Euromaidan. Al momento della formazione del governo dell'opposizione vincitrice è stata annunciata l'istituzione del comitato per la lustrazione. In un solo mese dopo l'entrata in vigore della legge «Sull'epurazione del potere» sono stati licenziati 347 funzionari pubblici.
Odessa, Zoja Oskolkova
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