Il governo russo aveva da tempo espresso preoccupazione per l'espansione della NATO verso Est. I sistemi di difesa antimissile ora vengono collocati lungo tutto il perimetro dei confini russi con gli Stati europei. Pertanto, il dispiegamento di una base operativa aerea in Bielorussia può essere considerata una risposta simmetrica.
Già dal 2013 uno stormo dei caccia russi, composto di quattro Su-27SM3 modificati, insieme ai piloti militari locali svolge il pattugliamento nel cielo bielorusso di Bobruisk. Ora, però, Minsk e Mosca hanno convenuto di dispiegare una nuova base aerea congiunta, dove sarà collocato uno stormo dei caccia, che sarà in grado di risolvere problemi della protezione del cielo.
La nuova base aerea sarà un elemento importante del primo scaglione strategico della difesa della Bielorussia e della Russia, che è particolarmente importante a causa della maggiore attività e l'espansione della presenza militare della NATO (soprattutto degli Stati Uniti) in Europa, a ridosso dei confini russi e bielorussi.
Nella base militare saranno collocati i caccia multifunzionali Su-27SM3, che per le loro caratteristiche tecniche e tattiche possono far preoccupare chiunque. Grazie al nuovo complesso di controllo a bordo questi aerei sono potenziali portatori di bombe a caduta libera e bombe teleguidate, ma anche di un vasto gamma di missili aerobalistici e alati con diverse caratteristiche di precisione (comprese quelle supersoniche), progettati per attaccare obiettivi di terra. È molto probabile che questi aerei siano dotati anche di missili anti-radar destinati a distruggere i sistemi contraerei e antimissilistici.
Nel complesso di armamento di bordo di questo aereo d'attacco possono essere inclusi anche missili alati ad alta precisione del sistema d'arma missilistica per portaerei «Calibre-A» con raggio d'azione aumentato a 300 km. Ora sono installati sulla caccia Su-35, tuttavia, possono essere utilizzati anche su altri aerei russi.
È chiaro che per la Russia l'uso di una base operativa aerea sul territorio della Bielorussia dà più opportunità nel confronto con l'Alleanza, che si sta letteralmente avvicinando ai confini russi. Anche l'uso dei caccia agli approcci lontani sicuramente aumenta lo spazio necessario alle manovre e lo sfruttamento del fattore temporale nel caso di un ipotetico attacco da parte dei paesi della NATO.
Minsk – Mosca, Zoja Oskolkova
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