Il ministero delle Finanze della Repubblica popolare cinese ha elaborato un progetto per il finanziamento di un nuovo programma statale che prevede interventi per la modifica delle condizioni atmosferiche sul territorio del paese.
A un simile passo il governo cinese si è deciso dopo le ultime devastanti alluvioni che hanno fatto più di 200 vittime. Anche perché, mentre le zone meridionali e centrali del paese erano sferzate dalle alluvioni, il Nord-ovest del paese era in preda alla siccità.
Da rilevare che la Cina negli ultimi anni utilizza già delle tecnologie per influenzare le condizioni atmosferiche, inclusa l'inseminazione delle nuvole, per stimolare la pioggia durante la siccità, attutire la grandine o liberare il cielo in occasione di prestigiosi eventi internazionali.
L'obiettivo della Cina, con l'aiuto delle tecnologie per la modifica delle condizioni atmosferiche, è quello di garantire, entro il 2020, più di 60 miliardi di metri cubi di precipitazioni supplementari all'anno. Per questo sono stati stanziati circa 27 milioni di euro.
L'inseminazione delle nuvole prevede la nebulizzazione di piccole particelle di ioduro d'argento nella struttura delle nubi in modo da aumentare la quantità delle gocce di pioggia che cadono. Il metodo è stato sperimentato per la prima volta negli anni '40 nei laboratori statunitensi.
Non è comunque solo la Cina che si sta occupando di sviluppare la sfera del controllo delle condizioni atmosferiche. Gli americani, ad esempio, stanno sperimentando la creazione di nubi artificiali. Gli scienziati sperano che questa tecnologia possa aiutare ad attenuare alcune delle conseguenze più devastanti dei cambiamenti climatici.
Alcuni ricercatori sono tuttavia preoccupati dalla ricaduta, insieme alla pioggia, di particelle d'argento nei bacini dei fiumi, come anche dall'indeterminatezza giuridica riguardo a chi dovrà ricevere quantità supplementari d'acqua.
Pechino, Ekaterina Rudnik
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