I collaboratori del Consorzio missilistico spaziale russo hanno proposto di mettere nell'orbita della Terra dei giganteschi specchi allo scopo di produrre un'illuminazione supplementare della superficie terrestre durante la notte.
Gli specialisti del consorzio missilistico spaziale «Energia» stanno preparando un rapporto sul sistema orbitale d'illuminazione della superficie terrestre. Nel documento si prendono in esame le questioni della sicurezza per la realizzazione di tali impianti. Gli specialisti fanno notare come «i sistemi di illuminazione orbitale della superficie terrestre possano aumentare la durata della giornata di luce e modificare lo spettro del flusso luminoso. Essi sono progettati sulla base delle sonde spaziali con riflettore telescopico che si trovano nell'orbita circumterrestre».
Va ricordato che non si tratta di un'idea nuova, tanto più che in parte è già stata realizzata. Negli anni Novanta furono lanciate nello spazio delle navicelle spaziali con superficie riflettente nell'ambito del programma «Znamja». A bordo del velivolo spaziale cargo, dal cosmodromo di Bajkonur, nel 1992 venne lanciata la navicella «Znamja-2», che aveva una vela solare di 20 metri di diametro.
Giunto alla stazione spaziale «Mir», il suo equipaggio installò a bordo della navicella spaziale l'impianto riflettente. A causa della dispersione sulla Terra «Znamja» creava una macchia di circa otto chilometri di diametro. Il sistema funzionò per alcune ore e, anche se sull'Europa il tempo era nuvoloso, ci furono dei testimoni che videro dei bagliori nel cielo. La macchia di luce si spostava alla velocità di circa 8 chilometri al secondo, vale a dire che in un posto la luce rimaneva solo per un secondo o anche meno.
Cinque anni dopo, nel 1998, ebbe luogo il secondo tentativo d'installazione di un sistema d'illuminazione della superficie terrestre. Lo montarono gli astronauti della stazione «Mir» su un velivolo spaziale cargo. Tuttavia durante la fase d'installazione la pellicola s'impigliò in una delle antenne e il progetto fallì. In seguito il programma fu accantonato a causa della carenza di finanziamenti.
Mosca, Zoja Oskolkova
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