Kiev ha ripreso le ricerche, basate sul patrimonio scientifico e ingegneristico dell'Unione Sovietica, per lo sviluppo delle armi nucleari nazionali. Lo si afferma nel documento del Capo della Cancelleria della Repubblica Federale della Germania Peter Altmaier indirizzato al generale americano Philip Breedlove.
Come riportato dal quotidiano russo «Svobodnaya pressa» («La stampa libera»), nella lettera il funzionario altolocato tedesco esprime le sue preoccupazioni al riguardo dell'intenzione di Kiev di violare lo status del paese non nucleare. «A questo proposito riteniamo opportuno di esercitare la massima pressione sul governo ucraino per costringerlo a fornire ai servizi speciali della Germania e degli Stati Uniti l'accesso a tutte le infrastrutture di ricerca al fine di garantire la loro protezione» – così si riporta nella comunicazione.
Kiev ha messo in discussione la permanenza dell'Ucraina nel Trattato di Non Proliferazione delle armi nucleari (TNP), paventando l'ipotesi del suo abbandono unilaterale e recesso, subito dopo il colpo di stato nel 2014. All'inizio a favore di una tale iniziativa si sono schierati i deputati del partito «Udar» («Colpo»), seguiti dai loro colleghi dei partito neonazista «Svoboda» («Libertà»). Di conseguenza, il disegno di legge è stato sottoposto all'esame della Verkhovna Rada (Parlamento ucraino). «Non siamo uno stato così grande per affrontare tali aggressori come la Federazione Russa. Le armi nucleari saranno un fattore deterrente, costringendo a fare i conti con noi» – è stato riportato nella nota esplicativa del disegno di legge.
Nell'autunno scorso durante il summit della NATO nel Galles il ministro della Difesa ucraino all'epoca Valeriy Geletey ha dichiarato francamente che Kiev fosse pronta al ripristino dello status nucleare. Va notato che le dichiarazioni dei funzionari ed esponenti politici ucraini hanno un solido fondamento. Nonostante il fatto che dopo il crollo dell'Unione Sovietica le armi nucleari fossero state portate via dalla «Nezalezhnaya», gli specialisti (fisici nucleari, personale tecnico specializzato in radioelettronica, esperti missilistici) sono rimasti nel paese.
Inoltre sul territorio del ucraino si trovano i depositi di uranio, così come gli stabilimenti dove si fabbricavano i missili balistici. Quindi a Kiev basta solo fare un piccolo sforzo e la bomba nucleare ucraina diventerà una realtà.
Tuttavia gli esperti ritengono che se i paesi occidentali scoprissero che Kiev stesse facendo dei passi – anche se solo al livello di ricerche di un'ipotetica possibilità di sviluppare armi nucleari – fermerebbero immediatamente i suoi partner ucraini. Più precisamente, riducendo drasticamente l'assistenza finanziaria. Ciò porterebbe rapidamente al tracollo finanziario di Kiev, e tutti i sogni dei politici ucraini di dotarsi di una bomba atomica nazionale sarebbero sepolti. Almeno per un po' di tempo…
Berlino-Roma, Zoja Oskolkova
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