L'ultimo report dell'Agenzia europea per l'ambiente: l'Europa occidentale, centrale e orientale rischia di essere parzialmente sommersa fra 30-70 anni. Secondo gli esperti, a causa del riscaldamento globale le aree a maggior rischio sono le vallate dei principali fiumi.
Gli scienziati sottolineano che nel corso degli ultimi 100 anni è stato distrutto il 90% delle golene, che durante le alluvioni proteggono le aree situate nella valle del fiume da una sovrabbondanza di acqua.
L'indagine sullo stato delle risorse idriche in Europa prevede un aumento delle inondazioni con danni 5 volte maggiori entro il 2050, e 17 volte maggiori – entro il 2080.
Dal 1980 a oggi sono state registrate 3563 alluvioni. Solo nel 2010 27 paesi europei hanno dovuto affrontare 321 inondazioni. Inoltre, tra i paesi a rischio una grande percentuale della popolazione vive nelle aree soggette a inondazioni. In Italia, ad esempio, è l'11% della popolazione (6,7 milioni di persone) ed in Ungheria è il 18% (1,8 milioni di persone).
Secondo l'Agenzia, la nostra salvezza è l'adattamento di una linea con l'ecosistema circostante in ogni singolo caso. La particolare l'attenzione degli scienziati è rivolta all'edificazione «verde», senza la quale sarà difficile raggiungere il successo in questo campo.
Un fattore chiave in questa situazione dovrebbe essere uno sforzo collettivo dell'umanità volto a combattere il riscaldamento globale.
Copenaghen, Inna Sanina
© 2016, «New Day – Italia»