In Lituania è in corso la raccolta di firme per chiedere l'abolizione della legge sullo status giuridico degli stranieri. In due mesi gli attivisti devono racimolare almeno 50 mila firme dei cittadini che non vogliono vedere i migranti nel loro paese.
La raccolta è stata lanciata dall'organizzazione pubblica lituana «Contro la migrazione forzata». Secondo gli attivisti, la legge in base alla quale la Lituania si è associata alla distribuzione degli immigrati provenienti dall'Africa e dal Medio Oriente tra i paesi membri dell'Unione Europea, ha seminato il caos e la tensione sociale nel paese.
In conformità con le quote dell'Unione Europea, nei prossimi due anni in Lituania devono essere ricollocati a venire 1105 immigrati provenienti dalla Siria, l'Iraq ed l'Eritrea. Secondo i sondaggi dell'opinione pubblica, circa il 70% della popolazione è contro il loro arrivo nel paese.
Ai primi di febbraio, il comitato «Contro la migrazione forzata» ha tenuto a Vilnius una manifestazione di protesta: con i fogli firmati dai cittadini contro i migranti, raccolti in precedenza, è stato fatto uno striscione lungo 30 metri.
Se nei prossimi due mesi i lituani riusciranno a raccogliere almeno 50 mila firme per l'abolizione della legge sullo status giuridico degli stranieri, la volontà del popolo avrà validità giuridica, e il Parlamento lituano dovrà prendere in considerazione l'abolizione della norma.
Vilnius, Zoja Oskolkova
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