Il governo lettone intende introdurre nuovi emendamenti alla Legge sulle modifiche della registrazione anagrafica dei nomi, cognomi e della nazionalità. Secondo il provvedimento, tutti i nomi che non corrispondono alle norme di trascrizione della lingua lettone saranno messi al bando.
Il Ministero della Giustizia della Repubblica di Lettonia è preoccupato del fatto che oggi la Legge sul cambiamento dei nomi permette a tutti desiderosi di prendere un nome oppure un cognome che portavano o portano famosi esponenti storici e politici. Non è molto gradito anche il fatto che i cittadini lettoni possono prendere un nome che assomiglia a un nomignolo, soprannome, nome d'arte o di copertura, un nick, un rango o un patronimico.
Per questo motivo è stato deciso di apportare nuovi emendamenti alla Legge sul cambiamento del nome, se quello non corrisponde agli standard attuali dell'ortografia lettone.
Allo stesso tempo, il governo lettone non è molto preoccupato del fatto che tali emendamenti possono essere considerati alla stregua di una restrizione del diritto alla privacy. A questo proposito nell'annotazione c'è scritto che tali provvedimenti sono autorizzati per proteggere il diritto degli altri residenti della Lettonia di parlare liberalmente la propria lingua materna, così come per proteggere il sistema democratico del paese.
È significativo che questi emendamenti riguardano tanti nomi diffusi in Russia.
Ricordiamo, che in precedenza, NDNews.it aveva scritto, che la Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU) ha emesso la sentenza dopo 9 anni di procedimenti sul caso riguardante il nome «Miron», il quale la famiglia russa, residente in Lettonia, voleva dare al suo figlio. L'Ufficio Anagrafe locale ha rifiutato di registrare il bambino con tale nome, aggiungendo la desinenza «s» al nome («Mirons»), che assomiglia e si associa a un'altra parola lettone «mironis» («cadavere»).
Riga, Ekaterina Rudnik
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