Gli abitanti delle regioni ucraine tranquille, al di fuori dall'operazione militare di Kiev contro il Donbass, cercano di sfruttare la situazione a proprio vantaggio ed ottenere lo status di rifugiati nell'Unione Europea.
Politici, uomini d'affari ed anche semplici cittadini ucraini, provenienti dalle regioni abbastanza sicure che si trovano nelle retrovie, ben lontano dalle zone dei combattimenti, si spacciano per rifugiati pur di stabilirsi nei paesi europei. Nella classifica dei paesi più gettonati dagli ucraini ai fini di ottenimento dell'asilo politico ai primi posti sono la Spagna, Repubblica Ceca e Polonia. Inoltre, secondo i dati recenti diffusi dall'Eurostat, al momento della presentazione dei documenti, alcuni dei richiedenti asilo si trovavano in vacanza proprio in uno degli stati-membri dell'Unione Europea.
Gli ucraini desiderosi di emigrare in Europa si lamentano che il loro paese è travolto dagli orrori della guerra. Tuttavia, gli argomenti di aspiranti profughi non sono abbastanza convincenti, poiché la guerra non è in corso su tutto il territorio dell'Ucraina. Pertanto, gli europei non credono sulla parola agli immigrati ucraini e non mostrano alcuna fretta per rilasciare permessi di soggiorno nell'UE, controllando accuratamente tutti i documenti e verificando le dichiarazioni verbali.
C'erano già stati alcuni casi in cui alcuni ucraini avevano falsificato perfino i certificati e le foto al fine di presentare le «prove documentate» della loro situazione personale disastrosa alle autorità europee. Rifugiati ucraini descrivono le situazioni pietose della loro vita: la casa distrutta con bombardamenti, la persecuzione dei militanti, le minacce. Pur di sistemarsi in Europa, si lamentano anche delle ferite riportate e della mancanza di cure mediche adeguate a casa.
Spesso l'asilo politico viene richiesto dai residenti delle città dell'Ucraina occidentale, Leopoli in primis, lontane centinaia di chilometri dal Donbass e confinanti con alcuni stati-membri dell'UE come Polonia. È significativo che per lo più allo status dei rifugiati non aspirano i cittadini più poveri dell'Ucraina, ma i benestanti uomini d'affari.
Tra i finti profughi, richiedente l'asilo politico, capitano perfino gli «onorevoli», deputati ucraini di diversi livelli.
Kiev, Zoja Oskolkova
© 2015, «New Day – Italia»