Presidente del governo regionale della Transcarpazia, Ghennadiy Moskal, dandosi da fare per l'applicazione scrupolosa e zelante della legge ucraina, volta allo sradicamento dei simboli del comunismo e del nazismo, ha deliberato la variazione toponomastica. Il leader nazionalista ha disposto di sostituire i nomi «comunisti» delle vie con quelli «politically correct».
Il funzionario, fedelissimo del presidente ucraino Petro Poroshenko, ha deliberato di rinominare alcune vie, che d'ora in poi porteranno i nomi dei militari ucraini caduti nel corso di una guerra fratricida nel Donbass, di alcuni esponenti della letteratura e dell'arte ungheresi e romeni e via dicendo.
Stupisce però la nuova toponimica nel villaggio Kaliny, del distretto di Tyacevo, dove via Lenin si è trasformata improvvisamente in via Lennon.
Tipica via Lenin in Ucraina prima delle purghe anticomuniste
La decisione in merito è stata presa in modo autonomo e individuale dal governatore Moskal, ma plausibilmente al solo scopo di risparmiare sugli uomini e mezzi: difatti basta solo aggiungere una lettera e «aggiustare» un'altra per trasformare via Lenin in via Lennon.
Via Lenin messa al bando dagli ultranazionalisti in Ucraina
Chissà se i residenti locali, trovatisi a vivere improvvisamente in una via consacrata ai favolosi Beatles, saranno in grado di distinguere tra il leader del comunismo globale e il leader dei «The Fab4»?
Roma-Kiev, Vsevolod Gnetii
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