Le autorità ucraine hanno deciso di rimuovere lo stemma sovietico dalla statua della Madre Patria, uno dei simboli della capitale ucraina. La difficoltà e l'alto costo di questi lavori non fanno preoccupare i politici. Non si preoccupano nemmeno dell'indignazione di massa da parte dei reduci locali.
La statua della Madre Patria a Kiev
La gigantesca statua situata a Kiev è un simbolo della vittoria collettiva. Il monumento sorge sull'alta riva del fiume Dnepr. La statua fu costruita nelle officine di Kiev della Comune di Parigi (Kievsky zavod imeni Parizhskoy Kommuny). Per l'istallazione del monumento c'è voluta una potente gru. Le dimensioni della statua sono impressionanti: la spada lunga 16 metri pesa 9 tonnellate, lo scudo – 13 tonnellate.
La statua fu inaugurata il 9 maggio 1981 da Leonid Il'ič Brežnev, segretario generale del Partito comunista dell'Unione Sovietica. Ora è il Museo della Storia dell'Ucraina durante la Seconda guerra mondiale. Le autorità ucraine si sono affrettate a dimenticare la Grande guerra patriottica e stanno perseguendo attivamente la decomunizzazione. Ora hanno deciso di andare oltre e rimuovere la falce e il martello dallo scudo del monumento.
Non è ancora chiaro come sarà eseguito lo smontaggio dei simboli sovietici, data l'altezza in cui proseguiranno i lavori, tuttavia, questo fatto non fermerà le autorità.
Nel frattempo, pensionati e, soprattutto, i reduci non nascondono la loro indignazione: lo stemma dell'Unione Sovietica è la storia del paese che ha sconfitto il nazifascismo.
Tuttavia, gli appelli dei veterani non fanno preoccupare le autorità di Kiev. L'anno scorso, il monumento è già stato oggetto di denigrazione: alla vigilia della Giornata della Vittoria sulla testa della Madre Patria hanno messo un papavero rosso (un simbolo usato nell'Ucraina per commemorare la Seconda guerra mondiale, non la Grande guerra patriottica). E stato il presidente ucraino Petro Poroshenko in persona a ringraziare i vandali «creativi».
Link di riferimento:
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Kiev, Zoja Oskolkova
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