Politici ucraini intendono rianimare un vecchio progetto per la separazione dell'Ucraina dalla Russia tramite il passaggio dall'alfabeto cirillico a quello latino. Deputati della Verkhovna Rada (Parlamento ucraino) sono convinti che la rinuncia alla scrittura cirillica contribuirà alla prosperità dell'Ucraina e alla sua integrazione nei tempi brevissimi nella comunità internazionale anglofona.
E' particolarmente divertente che l'ideatore della controversa iniziativa, deputato nonché leader del patito «5.10» Ghennadij Balašov, abbia scritto la sua proposta non solo in cirillico ucraino (che propone di sopprimere!), ma anche in cirillico russo. Il post nell'account di Balašov in uno dei social network è accompagnato da una bozza del disegno di legge riguardante la nuova scrittura, Newspeak, la neolingua orwelliana.
«I nostri figli potranno entrare in contatto più stretto con tecnologie, le tastiere con doppio alfabeto saranno abbandonate, mentre la lingua inglese diventerà a portata di mano di tutti… L'Ucraina si tufferà nel globale processo di produzione e consumi. Per noi si prospettano grandi cambiamenti e arricchimento di massa dei cittadini ucraini grazie al passaggio al sistema «5.10», – ha scritto il politico.
Inoltre Balašov ha proposto di modificare il sistema della tassazione nel paese, lasciando soltanto due tributi: 5% dalle vendite e 10% tassa sociale, prelevata dai redditi alla fonte. Proprio in conformità a questo programma prende nome il suo partito politico, appunto «5.10».
C'è da far notare che molti internauti hanno bersagliato di feroci critiche la nuova iniziativa del politico ucraino. Un commento in particolare è stato lapidario: «L'iniziativa è troppo meschina! Bisogna pensare alla grande: introdurre l'inglese come unica lingua ufficiale e rinominare la valuta nazionale hrivna – dollaro ucraino! Poi allargare le tasche e aspettare una pioggia di denaro…".
Kiev, Ekaterina Rudnik
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