Ai pastori mongoli mancano le renne, la principale risorsa e fonte del profitto per i residenti locali. Per risolvere il problema, le autorità mongole propongono di aumentare i capi del bestiame, importando le renne dalla Russia.
Secondo i dati ufficiali diffusi dal governo della Mongolia, il paese ha i 343 Tsaatan (pastori) e circa 1,5 mila renne. In precedenza, vi è stato un tentativo di aumentare il numero di capi del bestiame, importando le renne dalla Turchia. Tuttavia, a causa delle condizioni del trasporto non adeguate, le renne sono arrivate in condizioni critiche di salute. Allo stesso tempo, la Mongolia e la Russia hanno già un accordo sullo scambio di mandrie di renne.
C'è da aggiungere che tre anni fa, il presidente della Mongolia ha emesso un decreto che sanciva agevolazioni per le comunità locali dedite al pascolo delle renne. In altre parole, tutti i Tsaatan che vivono nella taiga, ricevono un'indennità in Mongolia. Inoltre, ai Tsaatan viene pagato un assegno mensile per i figli di età inferiore a 18 anni, il cui importo è pari al 50% del salario minimo.
Tuttavia, le opportunità di svolgere attività imprenditoriale per i pastori sono limitate in Mongolia, in particolare, nella commercializzazione di renne e di prodotti derivati, tra cui il latte e le pelli. Ciò è dovuto alla mancanza di registrazione degli allevatori di renne che vivono nella taiga. Per lo stesso motivo non possono ricevere i pacchi postali, inviati a loro dai turisti che sono loro ospiti n estate.
Ulan Bator, Zoja Oskolkova
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