Nello zoo di Vladikavkaz una gatta soprannominata Son'ka ha preso l'abitudine di rubare la carne agli animali feroci ospiti del parco, prendendo di mira in particolare una tigre dell'Amur.
I media locali riferiscono che quotidianamente una gatta bianco-nera s'infila tra le sbarre della gabbia del grosso felino a strisce e, afferrato dalla sua ciotola un pezzo di carne, fugge via. Allo stesso scopo va poi a visitare anche altri animali. La gatta, che è ormai riuscita a fregare il cibo a tutti gli animali dello zoo, è stata così soprannominata in onore della leggendaria ladra dell'inizio del secolo scorso «Son'ka Mani d'oro».
La tigre Alina reagisce guardando pigramente la sua insolente consanguinea felina, mentre i guardiani dello zoo pensano a come proteggere gli animali feroci dagli assalti della piccola ghiottona. Vicino alla gabbia della tigre è stato perfino messo un cartello in cui si invitano i visitatori dello zoo a scacciare la gatta ingorda e sfrontata.
A mandar via dallo zoo Son'ka però non ci pensano proprio, in quanto lei svolge coscienziosamente le sue mansioni professionali, dando attivamente la caccia a tutti i roditori, ma a distoglierla dalla carne destinata agli animali feroci non riescono in alcun modo, sebbene allo zoo anche per la gatta sia prevista una razione di cibo. Allo zoo stanno quindi pensando di dare agli animali feroci pezzi di carne più grossi, in modo che la gatta non riesca a trascinarli via.
Da notare che le gatte «lavorano» a tempo indeterminato praticamente in tutti gli zoo della Russia, non di rado facendo anche da madri adottive per i cuccioli di altri animali che sono stati rifiutati dalle loro madri naturali. In particolare, questa pratica è ormai diffusa da molti anni nello zoo di Novosibirsk, dove le gatte hanno allattato cuccioli di leone, tigre, leopardo, lince, serval, martora dalla gola gialla e perfino lupo canadese.
Vladikavkaz, Zoja Oskolkova
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