L'inverno russo impazza. Il gelo s'intensifica a tal punto che i russi hanno pietà persino delle statue inanimate, che vengono coperte dai cittadini.
A Ekaterinburg il primo a essersi munito di un berretto di lana è stato il Pokèmon Pikachu. Come hanno riferito dei testimoni, il berretto a quanto pare non lo sta salvando dal freddo, perché l'espressione del mostriciattolo tascabile è rimasta triste come prima.
Poi si sono dotati di vestiti gli «innamorati» di una delle vie centrali della capitale degli Urali. In seguito si è saputo che a equipaggiare la scultura per il rigido inverno degli Urali sono stati gli organizzatori della mostra a cielo aperto dell'arte del lavoro a maglia «Caldo boulevard».
Un'altra attrazione di Ekaterinburg è stata ricoperta di capi caldi di lana: al monumento all'uomo invisibile sono comparse delle calze di lana multicolore.
Da notare che nell'arte contemporanea esiste il movimento di street art «Yarn Bombing» (in italiano anche «graffiti a maglia»), che fascia con lavori a maglia elementi delle vie cittadine.
Ekaterinburg, Evgenija Viračeva
© 2016, «New Day – Italia»