Sui conti della «Vnešprombank», alla quale è stata ritirata la licenza all'inizio del 2016, c'erano i risparmi personali del defunto patriarca di Mosca e di Tutta la Russia Aleksij II. Essi sono ora rivendicati da Aleksandra Smirnova (badessa Filareta), ereditiera del patriarca, priora del metochio moscovita di uno dei monasteri estoni.
L'ereditiera del patrimonio del patriarca Aleksij II, l'ottantenne Aleksandra Smirnova, ha depositato un'istanza al tribunale arbitrale di Mosca con la richiesta di essere iscritta nell'elenco dei creditori della «Vnešprombank». Proprio in quell'istituto di credito si trovavano i conti sui quali c'erano i risparmi personali del defunto patriarca per una somma totale di circa 4,3 milioni di euro.
Filareta è stata la compagna di lotta più vicina al patriarca e ha passato a suo fianco più di 40 anni. Secondo i materiali giudiziari, Aleksij II scrisse il suo testamento già nel 1976. Filareta fu anche la prima a venire a sapere della morte del capo della Chiesa russa ortodossa: lo trovò infatti morto il 5 dicembre 2008.
La Banca centrale della Federazione russa ha ritirato la licenza alla «Vnešprombank» il 21 gennaio 2016. Oltre al defunto patriarca vi tenevano i soldi degli alti funzionari e i loro parenti. Dalla banca dipendevano i fondi di molte importanti compagnie: Transneft, il Comitato olimpico russo, le strutture della Chiesa russa ortodossa e altre.
Mosca, Zoja Oskolkova
© 2016, «New Day – Italia»