L'indovina figlia d'arte Nona Michaj è stata arrestata per il fallimento dell'istituto finanziario russo «Nota-bank». Gli inquirenti sono giunti alla conclusione che la zingara ha fatto una consulenza a uno dei direttori della banca e che con questo avrebbe contribuito al crack della struttura finanziaria
I media russi scrivono che la Michaj è accusata di frode di entità particolarmente rilevante. Secondo gli inquirenti, la maga figurerebbe come complice nel caso di sottrazione degli attivi dalla «Nota-bank». In particolare, alla veggente si sarebbe rivolta Larisa Marčukova, anche lei implicata nell'affare illecito. I giudici istruttori ritengono che la zingara abbia fatto una consulenza alla donna con l'ausilio del sortilegio e della divinazione. Inoltre, la Michaj avrebbe recitato delle preghiere per propiziare alla sua cliente il successo negli affari.
Nel novembre dello scorso anno La Banca Centrale della Federazione Russa aveva ritirato la licenza a «Nota-bank». A proposito, il fatto è collegato con l'arresto del capo dell'Anticorruzione della Russia Dmitrij Zacharčenko, accusato egli stesso di corruzione.
A loro volta, gli avvocati della zingara insistono sul fatto che la loro cliente non abbia potuto in alcun modo influenzare i protagonisti della frode. La Michaj ha solo la licenza elementare e non capisce niente di economia e finanza, per questo non poteva essere una consulente professionista.
Da parte sua, l'indovina ha dichiarato di non ricordarsi gli argomenti delle conversazioni con la Marčukova, una delle sue tante clienti. Secondo quanto raccontano i parenti della Michaj, che riceveva i clienti nel suo appartamento di 11 locali in un quartiere d'élite di Mosca, alla sua porta c'erano sempre file di decine e decine di visitatori.
Mosca, Zoja Oskolkova
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