In Ucraina un'insegnante di un collegio scolastico ha covato per un anno un piano per la vendita degli organi di una sua alunna.
L'insegnante di lingua e letteratura ucraina, che lavorava in un collegio scolastico speciale per adolescenti problematici, cercava i potenziali «compratori» in Internet. Secondo le informazioni in possesso delle forze dell'ordine, l'educatrice avrebbe dovuto ricevere 10 mila dollari in cambio dell'alunna.
La storia ha fatto grande scalpore dopo essere stata pubblicata sul profilo social del ministro degli Interni dell'Ucraina Arsen Avakov. Secondo i dati del ministro, l'insegnante per circa un anno aveva elaborato un piano per vendere la sua alunna tredicenne. Per questo aveva fatto appositamente trasferire l'adolescente nel suo collegio scolastico, le aveva preparato tutti i documenti necessari, portando avanti nel frattempo le trattative con gli acquirenti utilizzatori finali.
Sulle tracce della criminale le forze dell'ordine si sono messi quattro mesi fa. Hanno iniziato a sorvegliare segretamente la ragazzina e si sono accordati sulla sua compravendita con la malintenzionata. Quando i «compratori» si sono interessati alla salute dell'alunna, ammiccando con questo al futuro prelievo di organi, l'insegnante ha acconsentito a mostrare il libretto sanitario della ragazzina in cambio di una ricompensa di modesta entità.
La donna è stata colta in flagrante mentre riceveva i soldi dai falsi compratori. Secondo quanto riferito dal ministro degli Interni dell'Ucraina, per tale incriminazione rischia ora dai 3 ai 12 anni di carcere.
Char'kov, Zoja Oskolkova
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