Pubblicazioni del 05/05/15 (Archivio)

Chi comanda in Italia? L'ambasciatore ucraino! / Quel ficcanaso di Evghen Perelyghin...
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Chi comanda in Italia? L'ambasciatore ucraino! Quel ficcanaso di Evghen Perelyghin...

Al centro dello scandalo, un vero e proprio terremoto politico, è il solito «protagonista», l'ambasciatore ucraino in Italia Evghen Perelyghin. Stavolta però il diplomatico di Kiev ha oltrepassato ogni limite previsto dai trattati internazionali che regolano lo status di sedi diplomatiche.

Tutto ha avuto l'inizio il 27 aprile scorso, quando, come riporta l'agenzia giornalistica AGI a Milano nella sede di Assolombarda si è svolto il convegno dal titolo eloquente «La Russia del futuro, il futuro della Russia».

Ernesto Ferlenghi, presidente di Confindustria Russia, promotore dell'appuntamento, nel suo discorso ha sottolineato che «Quasi 60 anni di guerra fredda non hanno mai frenato le relazioni economiche Italia-Russia, e invece oggi ci si ritrova davanti a questa brusca frenata alla quale bisogna reagire senza perdere ulteriore tempo".

New Day: Chi comanda in Italia? Lambasciatore ucraino!

Ernesto Ferlenghi, president Confindustria Russia

Il leader degli imprenditori italiani operanti in Russia ha altresì ribadito il concetto già noto che le aziende americane, nazione alla guida del fronte pro-sanzioni, hanno aumentato, le proprie esportazioni in Russia del 23% nell'ultimo anno. A dimostrazione del fatto, ha concluso Ernesto Ferlenghi, «che le societa' europee, e soprattutto quelle italiane, sono le piu' penalizzate". Secondo il promotore del convegno, "Prima dei provvedimenti della comunita' internazionale contro Mosca, l'interscambio Italia-Russia era arrivato a 40 miliardi, con una perdita di 5 miliardi a seguito delle sanzioni".

Si dà il caso che all'appuntamento era presente il funzionario governativo italiano Federico Eichberg, dirigente della Direzione generale per la politica commerciale internazionale (ministero dello Sviluppo economico), il quale ha confermato la posizione del Governo su questo fronte: "l'Italia sin da febbraio e' stata molto chiara e netta: il Consiglio non voteremo a favore della proroga della sanzioni». "Crediamo alla Russia", un Paese, ha aggiunto Eichberg, "florido e un partner solido".

La notizia è stata riportata dall'edizione ucraina online «Evropeiskaja Pravda» (Verità Europea). Qui bisogna fare una breve digressione, per chiarire le idee al lettore, precisando: in Ucraina, nelle migliori tradizioni della neolingua orwelliana, non esiste una sola Pravda-Verità, ma ... almeno due: una ad uso e consumo interno che è appunto «Ukrainskaja Pravda» (Verità Ucraina)...

New Day: Chi comanda in Italia? Lambasciatore ucraino!

Sigla edizione ucraina online Ukrainskaja Pravda (Verità Ucraina)

...e l'altra destinata per lo spaccio all'estero che è appunto "Evropeiskaja Pravda" (Verità Europea)

New Day: Chi comanda in Italia? Lambasciatore ucraino!

Sigla edizione ucraina online Evropeiskaja Pravda (Verità Europea)

Perciò la cittadinanza ucraina si trova sempre di fronte a un dilemma: qual'è la vera Verità?

Sviluppando il tema, la (pseudo) Verità, quella «Europea», ha pubblicato aggiornamenti sull'argomento, citando la propria fonte diplomatica la quale ha affermato che l'ambasciatore ucraino a Roma (Evghen Perelyghin) ha inviato al ministero degli Esteri italiano una nota diplomatica, nella quale "ha espresso il dubbio circa la competenza del rappresentante del Ministero di commentare la presa di decisioni da parte del Governo dell'Italia"...(Sic!).

E' il colmo: rappresentante diplomatico di uno stato estero bolla come «incompetente» un alto funzionario di un Ministero del paese ospitante!

L'irrequieto ambasciatore di Kiev, secondo quanto riportato dalla stessa edizione ucraina, è andato oltre, chiedendo al ministero degli Esteri italiano di «reagire alle dichiarazioni di Eichberg in aperto contrasto con la posizione ufficiale del governo italiano».

Seguendo la logica dell'ambasciatore ucraino, l'alto funzionario di uno dei più importanti ministeri italiani o è un impostore (non autorizzato a parlare al convegno) o è un ignorante che non conosce «la linea ufficiale» del proprio governo!

La storia però non finisce qui. Sempre la stessa fonte diplomatica, citata dalla solita «Evropeiskaja Pravda» (Verità Europea), afferma che «la nota diplomatica è stata presa in considerazione» dalla controparte italiana.

Dopo aver «bacchettato» il Governo della Repubblica Italiana, «richiamandolo all'ordine», ecco spuntare sul palcoscenico l'attore-protagonista, l'ambasciatore ucraino a Roma Evghen Perelyghin.

In un'intervista concessa all'edizione ucraina online ZN.ua l'illustre diplomatico, accantonando il solito linguaggio diplomatico, senza mezzi termini e senza andare per il sottile, ha dichiarato che dopo la sua nota diplomatica il Governo Italiano, reagendo alle dichiarazioni del proprio funzionario, «ha espresso la sua fedeltà alla politica restrittiva nei confronti della Federazione Russa».

Il diplomatico ucraino ha tracciato la linea ufficiale del Governo Italiano della politica sanzionatoria nei confronti della Russia, il suo concreto allacciamento alla piena implementazione degli accordi di Minsk.

Ciò che stupisce ancora di più è che l'ambasciatore ucraino in sopracitata intervista, ha affermato senza esitazione che è proprio quello che dirà il ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni nel corso della sua prossima visita ufficiale a Kiev in agenda questa settimana.

New Day: Chi comanda in Italia? Lambasciatore ucraino!

Ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni

Non solo l'ambasciatore di uno stato estero, in palese violazione dei trattati internazionali, detta la linea politica al Governo della Repubblica Italiana, ma, secondo le sue stesse affermazioni, scrive per il ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni un bigino, un copione di dichiarazioni ufficiali da fare durante la visita ufficiale a Kiev!

E' una cosa assolutamente inaudita e la misura è colma!

L'ambasciatore ucraino Evghen Perelyghin non è nuovo a questo genere di imprese – indebita ingerenza negli affari interni della Repubblica Italiana.

Anzi è recidivo...Basta ricordare le sue poco velate minacce al sindaco di Ceriano Laghetto, Dante Cattaneo per aver «osato» dedicare una piazzetta del suo paesino ai Martiri di Odessa.

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E' ora di dichiarare persona non grata il poco diplomatico ambasciatore ucraino per eccesso di poteri e indebite ingerenze ripetute e continue negli affari interni della Repubblica Italiana.

Lo stato italiano deve condurre la politica estera libera e indipendente nei propri interessi nazionali, senza seguire bigini e copioni scritti da diplomatici stranieri ficcanaso.

E' un auspicio che nel corso della sua visita a Kiev il ministro italiano non solo ponga al collega ucraino la questione della rimozione dall'incarico per incompatibilità con lo status di addetto diplomatico di ambasciatore Evghen Perelyghin, ma esiga anche dalla controparte le risposte che inquietano il pubblico italiano.

Nella fattispecie, lo stato delle indagini riguardanti il rogo di Odessa nel quale sono state arse vive, secondo dati ufficiali ucraini, 48 persone, l'andamento dell'inchiesta sull'assassinio del fotografo italiano Andrea Rocchelli e l'incendio doloso dell'ospizio per i cani randagi gestito dall'italiano Andrea Cisternino e da sua moglie, i quali per pura fortuna hanno scampato la morte...

Roma, Sergej Komarov, Vsevolod Gnetii

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