Le autorità ucraine si sono messe con fervore ad eliminare l'impronta del «homo sovieticus» nella vita quotidiana del paese. Già lo scorso maggio il presidente Petro Porošenko ha firmato un pacchetto di quattro leggi sulla cosiddetta «decomunizzazione dell'Ucraina", ossia «attività teoriche e pratiche finalizzate alla reiezione degli ideali comunisti, per l'eliminazione dell'ideologia comunista in tutti gli ambiti della società". Tra cui, in particolare, la legge sul divieto della propaganda di simboli sovietici e di tutto ciò che riguarda l'Unione Sovietica, fino alla ridenominazione delle città e delle strade.
Pochi giorni fa l'Istituto della Memoria Nazionale ucraino ha pubblicato la «lista nera», che comprende 520 nomi di persone fisiche, relative al periodo sovietico. Secondo il decreto di funzionari ucraini, l'intera toponimica su scala nazionale che porta i nomi degli esponenti comunisti, non necessariamente e non proprio funzionari del partito, ma anche teorici, filosofi, personalità del mondo della cultura e dello spettacolo, deve essere riscritta con l'attribuzione di toponimica d'ispirazione nazionale e «patriottica» entro il prossimo 21 novembre.
Tra i nomi non graditi ci sono sia quelli di Lenin, (sua moglie) Krupskaja, Karl Marx e Clara Zetkin, ma anche lo scrittore cult per i teenager di un intero secolo Arkady Gaidar. Il suo «crimine», secondo gli ucraini, sta nel fatto che lui era stato un «leader del Partito Comunista» e «membro della Čeka» (la polizia politica segreta istituita per volere di Lenin per combattere controrivoluzione e sabotaggio durante la Guerra Civile in Russia 1918-1920).
Lo scrittore Arkady Gaidar
Arkady Gaidar in quegli anni era stato il più giovane (a soli 17 anni) comandante di un reggimento delle Guardie Rosse, combattendo i nazionalisti ucraini che facevano capo a Simon Petliura, noto antisemita, ucciso a Parigi nel 1926 da un ebreo sopravvissuto ai pogrom dei nazionalisti ucraini.
Arkady Gaidar è considerato lo scrittore cult per intere generazioni dei giovani. I suoi scritti, basati per lo più sulla sua esperienza personale come combattente nella fila dell'Armata Rossa, decantano il romanticismo della rivoluzione russa, la solidarietà, il cameratismo e lo spirito di corpo delle guardie rosse.
Tra i libri più famosi un romanzo breve «R.V.S» (Consiglio militare rivoluzionario), «Il destino di un tamburino», «Scuola» (romanzo autobiografico) e «Timur e la sua squadra» (che diede nome al movimento degli scout sovietici). Gaidar è caduto in combattimento contro i nazi-fascisti nel 1941 nel territorio dell'attuale Ucraina Centrale.
I libri di Arkady Gaidar sono stati tradotti in decine di lingue e stampati e ristampati con le tirature milionarie, quasi tutti usati come sceneggiature per le opere cinematografiche.
Il nipote di Arkady, Egor Gaidar, è stato il primo premier della Russia post-comunista, fautore della terapia shock nell'economia russa. E' durato poco in carica – circa 8 mesi.
Egor Gaidar, nipote di Arkady e padre di Marina, il primo premier della Russia post-comunista
Sua figlia Marina, pronipote di Arkady Gaidar, nota per la sua amicizia con il politico liberale brutalmente assassinato Boris Nemtsov, ha guidato senza successo il movimento d'opposizione manifestamente anti-Putin.
Non riuscendo, dopo anni e anni di battaglie politiche, a raggiungere pur il minimo successo, Marina è emigrata in Ucraina post-Maidan, assumendo l'incarico di assistente personale dell'ex presidente georgiano Mikhail Saakashvili. Quest'ultimo, un ex compagno d'università del presidente ucraino Petro Poroshenko, è stata da lui nominato governatore della regione ucraina di Odessa.
Marina, pronipote del famoso scrittore sovietico Arkady Gaidar
La legislazione ucraina non ammette la doppia cittadinanza e, inoltre, prevede che i funzionari pubblici ucraini devono essere in possesso della cittadinanza ucraina.
Cosicché sia Marina Gaidar sia Mikhail Saakashvili hanno dovuto rinunciare alle proprie cittadinanze, rispettivamente russa e georgiana, optando per il passaporto ucraino.
Marina Gaidar e Mikhail Saakashvili
Alla notizie della messa al bando in Ucraina della figura del suo bisnonno, Maria non ha fatto una piega, appoggiando senza riserve la decisione di Kiev di eliminare qualsiasi menzione di Gaidar nell'Ucraina. Secondo la pronipote, suo bisnonno vivrà nei suoi libri, che verranno letti e ristampati. Intanto nell'Ucraina è stata già avviata la caccia alle streghe, una vera e propria purga degna di Stalin, con la messa all'indice dei libri di scrittori russi e sovietici,mentre già da tempo nel paese sono vietate le importazioni delle opere letterarie degli scrittori contemporanei russi, noti per il loro atteggiamento critico nei confronti della rivolta di Maidan e verso i governanti dell'attuale Ucraina. Ovviamente, dato che alle autorità ucraine ripugnano cosi tanto gli esponenti sovietici, tra cui anche gli scrittori, è soltanto la questione di tempo quando Arkady Gaidar sarà cancellato dalla memoria collettiva dei cittadini ucraini.
Il presidente ucraino Petro Poroshenko consegna il passaporto ucraino a Marina Gaidar
Di questo passo non è da escludere che Marina stessa sarebbe un giorno costretta a leggere i libri del suo illustre bisnonno clandestinamente o, addirittura, rischiare di essere incriminata per il possesso di libri «sovversivi» di un suo lontano parente, i libri che «minacciano la sicurezza dello stato», provocando l'ipotesi di un crollo di quel mastodontico stato dell'Ucraina, un colosso dalle gambe d'argilla.
Odessa, Ekaterina Rudnik, Vsevolod Gnetii
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