Il governatore di San Pietroburgo Georgij Poltavčenko ha stabilito le norme delle razioni alimentari in caso di guerra. In conformità alla disposizione ai cittadini in tempo di guerra vengono garantiti 300 grammi di pane al giorno per un periodo di 20 giorni. La norma garantita della razione di pane per i cittadini per 20 giorni viene introdotta per la prima volta.
I media locali scrivono che le scorte della produzione agricola vengono immagazzinate allo scopo di garantire la sicurezza alimentare della città. Esse consistono nelle riserve minime («intoccabili») e nelle riserve operative di grano (segale e frumento). Le riserve operative possono essere vendute, anche per calmierare i prezzi di mercato della farina e dei prodotti di panetteria, tramite i cosiddetti «interventi cerealicoli» sul mercato. Dell'accumulo e dello stoccaggio del grano se ne occupa il Fondo alimentare. Il servizio di controllo delle riserve funziona grazie ai sussidi stanziati dalle casse regionali.
Il volume complessivo delle scorte nei prossimi tre anni dovrà non essere inferiore alle 69,7 tonnellate, che dovrebbero bastare per l'approvvigionamento per 15 giorni dei 5,2 milioni di abitanti della Capitale del Nord calcolando 300 grammi di prodotti di panificazione al giorno. La riserva minima di 31 tonnellate è calcolata per 20 giorni, tenendo conto degli stessi 300 grammi di pane per ogni cittadino.
L'amministrazione cittadina ha anche regolamentato il monitoraggio della sicurezza alimentare. Per questo il Comitato per lo sviluppo delle imprese e del mercato di consumo è stato incaricato di raccogliere mensilmente le informazioni sui prezzi al dettaglio e all'ingrosso dei principali prodotti alimentari, sul loro volume di produzione e sugli indicatori di qualità, sulle scorte delle materie prime e delle derrate alimentari, sulle tariffe dei trasportatori ecc. Si pianifica di aggiornare annualmente i dati statistici sulla popolazione della città, sulla quantità e sulla sostenibilità finanziaria dei produttori agricoli, sui volumi di consumo ecc.
Fino al 2015 il Fondo alimentare regionale di San Pietroburgo raggiungeva le 92,2 mila tonnellate di approvvigionamenti, mentre dall'anno scorso il volume è stato ridotto di quasi un terzo. La legge cittadina entrata in vigore dal 1° gennaio 2016 non consente la riduzione del livello raggiunto di garanzia della sicurezza alimentare.
Ricordiamo che nel 1941, durante la Grande guerra patriottica, con l'inizio dell'assedio a Leningrado vennero introdotte le tessere alimentari e le norme di razionamento del pane. Inizialmente i lavoratori ricevevano 800 grammi di pane al giorno, ma gradualmente, con il venir meno delle riserve, la razione veniva ridotta. Alla fine la norma per chi lavorava era di 200 grammi di pane, per le persone a carico e i bambini di 125 grammi.
San Pietroburgo, Polina Nikolaeva
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