Il giovane nipote del leader del Partito comunista della Russia Gennadij Zjuganov, che di nome fa Michail, ama correre sulla motoslitta per gli spazi innevati, ama l'ideologia comunista e la sua ragazza, Julija Feoktistova. Tanto da usare solertemente il suo celebre cognome e le sue relazioni per farle avere una tessera della mensa della Duma e per terrorizzare i suoi compagni di corso della facoltà di giornalismo dell'Università statale di Mosca.
I media russi hanno pubblicato lo screenshot della lettera di Michail Zjuganov a Dmitrij, il capogruppo del corso frequentato dalla sua ragazza, dal quale il nipote del capo dei comunisti esige che organizzi per la sua fiamma la ripetizione di una prova d'esame andata male. Dal testo si evince che in precedenza il capogruppo si era rifiutato di aiutare Julija in questa faccenda delicata.
La lettera del nipote di Zjuganov
«Mi ha appena scritto Julija (mia moglie) e mi ha riferito che tu, nel tuo ruolo di capogruppo del corso, non fai niente e non vuoi aiutarla a risolvere un problema. Il fatto è che non mi piace quando qualcuno si rifiuta di aiutare mia moglie, tanto più se si tratta di un uomo, e tanto più ancora se si tratta del suo capogruppo. Voglio sperare che tra voi non insorgano conflitti e che tu risolva questo problema, poiché una ragazzina fragile e indifesa non dovrebbe risolvere tutti i problemi da sola, lo capisci?» ‒ dà a intendere Zjuganov nipote.
Tra l'altro, Michail per il momento non è sposato ufficialmente con Julija, anche se la coppia ha già fatto domanda di matrimonio all'ufficio di stato civile e ha in progetto di iniziare a breve la costruzione di una villetta nei dintorni di Mosca.
Oltre a distribuire incarichi tra i compagni di corso della fidanzata, il giovane Zjuganov si è distinto per essere riuscito a procurarle una tessera per la mensa della Duma della Federazione Russa, la quale si trova poco distante dall'università dove studia la ragazza. Quanti parenti, amici e conoscenti dei deputati della Duma serva in tutto la mensa di stato rimane un mistero.
Mosca, Zoja Oskolkova
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