Igor' Sečin, amministratore delegato della compagnia petrolifera pubblica russa Rosneft, si è travato al centro di uno scandalo dopo che il quotidiano moscovita «Novaya gazeta» avesse pubblicato l'inchiesta giornalistica, giungendo alla conclusione che il top-manager petrolifero sarebbe legato a uno dei più lussuosi ed esclusivi yacht del mondo.
Il quotidiano «Novaya gazeta» è stata costituita da un gruppo dei giornalisti fuoriusciti dalla redazione del giornale «Komsomolskaya pravda» (ai tempi dell'Uniove Sovietica l'organo della Gioventù comunista – Komsomol, ora tabloid dalle tirature milionarie). Il numero zero è arrivato in edicola il 1 aprile del 1993, ma non era affatto un pesce d'aprile bensì una pubblicazione molto seria. Clamorose inchieste giornalistiche hanno fatto sì che il quotidiano ha subito acquisito la fama di un mass media d'opposizione per eccellenza nel paese. In particolare, una delle penne più raffinate e stimate era quella dell'inviata speciale Anna Politkovskaya, tragicamente morta colpita dalle pallottole dei sicari.
L'inchiesta giornalistica della «Novaya gazeta» è uscita lo scorso 1 agosto con il titolo «Segreto della «Princess Olga». Nell'articolo si afferma che Sečin si sarebbe recentemente sposato con Olga Rozhkova, che avrebbe preso il cognome del marito, которая взяла фамилию супруга. Nell'account personale di Olga Sečina in uno dei social network i giornalisti hanno scoperto le foto dello yacht simile al lussuoso panfilo St. Princess Olga, che occupa il 72esimo posto nella classifica dei 100 yacht più grandi al mondo.
Olga Sečina sullo yacht: secondo l'ipotesi della «Novaya gazeta» proprio questo panfilo sarebbe appunto St. Princess Olga
Prima della pubblicazione dell'articolo il nome del proprietario era top secret. Tuttavia «Novaya gazeta» afferma che alcuni dettagli sulle foto postate dalla moglie di uno degli uomini più potenti della Russia, in particolare jacuzzi, divani intorno, piscina, lettini e tavolini assomigliano in gran parte agli interni di St. Princess Olga. Anzi le località sulle foto corrispondono con la rotta di navigazione dello yacht.
Il quotidiano russo afferma che Olga Rozhkova in passato ha lavorato nello staff amministrativo del governo russo, mentre Igor' Sečin aveva l'incarico di vice-premier. I giornalisti sarebbero riusciti ad ottenere anche le prove documentate che la Rozhkova nel 2011 avrebbe cambiato il proprio cognome, prendendo quello di Sečina. D'altronde manca la conferma documentata di questi dati.
La fonte, citata dalla «Novaya gazeta», afferma che Olga Sečina lavora nella banca pubblica russa «Gazprombank» con lo stipendio annuo che si aggirerebbe intorno a mezzo milione di euro. La gran parte del suo tempo la consorte dell'amministratore delegato di Rosneft trascorre all'estero. Nel suo account su Instagram sono postate numerose foto scattate a bordo degli aerei privati, ma ancora più numerose sono quelle scattate a bordo dello yacht attraccata alle coste delle resort più lussuosi ed esclusivi della Sardegna e della Corsica.
In totale i giornalisti sono riusciti a scovare sei corrispondenze totali e incondizionate riguardanti il luogo delle pubblicazione e i geotag delle foto postate sul social network della moglie di Igor' Sečin con la rotta di navigazione dello yacht. E queste corrispondenze non si erano verificate in un solo anno, ma in continuazione negli ultimi tre anni, scrive la «Novaya gazeta».
Il costo esatto dello yacht lussuoso è ignoto, ma gli esperti, interpellati dal quotidiano moscovita, concordano che St. Princess Olga non vale meno di 100 milioni di dollari. I giornalisti, citando i dati forniti dalla ВВС, affermano che è poco probabile che il dirigente della Rosneft possa permettersi di comprare un simile panfilo poiché il suo stipendio, compresi i bonus, sfiora circa 12 milioni di dollari l'anno.
La «Novaya gazeta» ipotizza che in teoria Igor' Sečin avrebbe potuto affittare lo yacht per sua moglie. Tuttavia anche con i suoi elevati guadagni ufficiali l'affitto di St. Princess Olga avrebbe fatto breccia nel bilancio familiare. Le offerte d'affitto di un simili yacht partono da 1 milione di dollari a settimana. A giudicare dalle foto però Olga Sečina negli ultimi tre anni avrebbe trascorso parecchio tempo a bordo dello yacht.
La pubblicazione dell'articolo ha suscitato un enorme clamore sui mass media russi. Rosneft ha dichiarato di essere un bersaglio di una campagna che «con ogni evidenza è stata lanciata su commissione». Igor' Sečin ha inoltrato ricorso per la tutela della sua dignità e del suo onore, chiedendo la distruzione dell'intera tiratura della «Novaya gazeta» con l'articolo sullo yacht lussuoso. In precedenza, un simile ricorso aveva inoltrato Olga Sečina. Tuttavia il tribunale non ha dato l'avvio al procedimento, invitando la signora Sečina di correggere alcuni errori formali nel ricorso.
C'è da aggiungere che Igor' Sečin è uno dei top-manager più potenti in Russia, uno degli uomini più vicini e fedelissimi del presidente russo Vladimir Putin. La carriera professionale dell'amministratore delegato di Rosneft è segnata da alcuni particolari interessanti: ha servito, come interprete, in Africa, nel Mozambico, all'epoca dilaniato dalla guerra civile. Ha assistito esperti militari sovietici impegnati nell'addestramento militare e organizzazione logistica delle truppe governative locali. Inoltre Sečin ha prestato il servizio in Turkmenistan per essere poi trasferito in Angola come interprete senior presso un gruppo dei consiglieri della Marina militare e dell'Arma antiaerea e missilistica. Complessivamente l'attuale capo di Rosneft ha trascorso quattro nei «punti caldi» africani.
Igor' Sečin
È sintomatico che uno degli azionisti della «Novaya gazeta», Alexander Lebedev, miliardario e proprietario delle famose testate giornalistiche britanniche Evening Standard e The Independent, pure provenga dai servizi. Prestò servizio presso il KGB arrivando al grado del tenente colonnello prima di congedarsi, poi è stato eletto deputato della Duma. Lebedev insieme con Mikhail Gorbačëv detengono metà delle azioni del quotidiano ribelle russo «Novaya gazeta». Inoltre, secondo l'affermazione dell'ex direttore responsabile Serghej Kozheurov, che occupava questo incarico negli anni «roaring nineties», quando Gorbačëv ha saputo della spaccatura in seno a «Komsomolskaya pravda», è stato lui personalmente a mettere insieme la redazione della «Novaya gazeta», offrendo il suo aiuto. Il quotidiano ha toccato il fondo, sprofondando in una voragine finanziaria, nel 1995, sospendendo l'edizione cartacea. È stato proprio Gorbačëv a far ripartire il quotidiano: ha trovato degli sponsor che hanno offerto denaro per estinguere una cospicua parte del debito contratto con tipografi, e far ripristinare l'edizione cartacea.
Quanto a Lebedev, il quale attualmente è proprietario del gruppo editoriale «New Media», costituito sulla base della «Novaya gazeta», suo figlio Evghenij Lebedev è considerato a Londra uno dei più misteriosi oligarchi russi. Va notato che Lebedev-junior ha acquistato un castello semi-distrutto in Umbria e l'ha restaurato. Nel XVesimo secolo il castello è servito come un avamposto dei Medici, poi una dimora di una delle famiglie aristocratiche più potenti della regione, ma dopo la Seconda guerra mondiale è decaduto, risultando quasi totalmente distrutto.
Foto di Evghenij Lebedev con il padre Alexander e amica-modella di quest'ultimo Elena Perminova a un evento organizzato dalla Fondazione Raisa Gorbačëva a Hampton Court (2008)
Mosca, Sergej Komarov-Apostol
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