I cittadini bielorussi tenuti a pagare la cosiddetta «tassa sul parassitismo» non s'affrettano a versare i soldi all'erario. Solamente il 10% di coloro che sono soggetti all'imposta hanno pagato il tributo.
Nella primavera del 2015, il presidente della Bielorussia Aleksandr Lukašenko aveva firmato un decreto con il quale i cittadini idonei al lavoro residenti in territorio bielorusso ma che non lavorano e di conseguenza non pagano le imposte da più di sei mesi devono versare annualmente una tassa di circa 250 euro, altrimenti vanno incontro a una sanzione amministrativa.
Al momento la «tassa sull'ozio» è stata pagata da circa 46 mila cittadini bielorussi su 470 mila a cui è stato inviato il relativo avviso di pagamento. L'erario di stato ha incassato circa 7 milioni d euro.
L'ultima scadenza di pagamento è il 20 febbraio. I funzionari hanno avvisato che se ci sono cittadini bielorussi che hanno diritto all'esenzione devono attestarlo con i relativi documenti.
La situazione si complica per il fatto che, a seconda della regione, parte dei bielorussi viveva o vive nella Federazione russa. Dato che tra i due paesi non esistono confini, è impossibile controllare i loro spostamenti.
Minsk, Zoja Oskolkova
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