Le autorità ucraine con l'aiuto degli Stati Uniti hanno deciso di risparmiare in modo pericoloso sui servizi prestati dalla Russia per la bonifica tradizionale dei rifiuti radioattivi. Lo stoccaggio del combustibile nucleare esaurito verrà effettuato nella zona di esclusione di Černobyl'. Inoltre, l'Ucraina non ha soldi per la sorveglianza e la costruzione dei costosi depositi di scorie radioattive. Gli esperti temono che questo dia l'accesso all'atomo «sporco» a diverse organizzazioni estremiste, che potrebbe portare al disastro.
Kiev ha lanciato il progetto di stoccaggio del combustibile nucleare esaurito, proveniente dalle centrali nucleari ucraine, nei contenitori americani. Ciò consentirà all'Ucraina di risparmiare notevolmente sul servizio russo per lo smaltimento di rifiuti radioattivi nei depositi appositamente progettati. Per questo servizio ogni anno gli ucraini pagano a Mosca circa 100 milioni di dollari.
Nella maggior parte dei mass media ucraini la scelta a favore dello stoccaggio dei rifiuti radioattivi nei contenitori americani viene propagandata come un buon affare e una strategia efficace di sostituzione delle importazioni. Nessuno scrive però sui rischi associati allo stoccaggio nei contenitori.
Nel frattempo, secondo gli esperti, la zona di esclusione di Černobyl' già di per sé non prevede alcuna costruzione su larga scala dei depositi di alta resistenza e un grande organico del personale di servizio di sorveglianza. Così, già fra due anni in Ucraina potrebbe apparire un deposito di sostanze altamente radioattive adatte per la fabbricazione di armi di distruzione di massa, inoltre comodamente confezionate nei singoli contenitori. Basta accostare un camion e caricarlo.
L'idea di sviluppare una bomba atomica «sporca» con l'impiego di rifiuti radioattivi era più volte ventilata dai nazionalisti ucraini, tra cui alti funzionari del governo di Kiev. Così, lo scorso aprile, il Segretario della Sicurezza Nazionale e del Consiglio di Difesa dell'Ucraina, Oleksandr Turchynov, ha detto che le Forze Armate dell'Ucraina si stessero preparando per l'attuazione di programmi nucleari segreti per scopi tecnico-militari, per dotarsi in un prossimo futuro di una tale bomba. Tuttavia, più tardi il Ministero degli Esteri ucraino ha smentito questa ipotesi.
Se gli estremisti ucraini non riusciranno a mettere le mani sul combustibile nucleare esaurito, potrebbero trovarsi ben altri acquirenti. Solo in Moldavia negli ultimi anni sono stati stroncati sul nascere quattro tentativi di vendere agli affiliati dell'ISIS la materia prima per la produzione della bomba «sporca».
Fonte: «Novye Izvestija»
Kiev, Ekaterina Rudnik
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