Il vice governatore della regione di Odessa dell'Ucraina, Maria Gaidar, ha rassegnato le dimissioni dietro le pressioni, sempre più crescenti dei nazionalisti ucraini di stampo estremista. La pronipote dello scrittore sovietico Arkady Gaidar, classico della letteratura per adolescenti ai tempi dell'URSS, aveva perfino rinunciato alla cittadinanza russa per una carriera nella pubblica amministrazione in Ucraina, diventando vice del governatore di Odessa, l'ex presidente georgiano Mikhail Saakashvili.
Nel corso di una manifestazione svoltasi a Odessa, i rappresentanti delle associazioni estremiste d'ispirazione nazionalista «L'autodifesa di Odessa» e «AutoMaidan» hanno chiesto pubblicamente le dimissioni di Maria Gaidar. «Si tolga il kokoshnik (tradizionale copricapo delle donne russe), s'inginocchi e chieda perdono ... Lei sa solo piangere e ubriacarsi nei ristoranti. Alle quattro del pomeriggio, durante l'orario di lavoro, Lei è stata vista al ristorante «Mimino». Sono assolutamente contro la gente come Lei, scenderò in piazza, facendo di tutto pur di mandarLa a casa. Lei infama il nome di Saakashvili e della la sua squadra», – ha detto una dei partecipanti della manifestazione.
All'inizio, Gaidar ha cercato di stabilire un dialogo con i manifestanti davanti al municipio, proponendo di avviare negoziati, dicendosi pronta ad ascoltare tutti i loro commenti e le critiche. Tuttavia, più tardi ha comunicato di aver preso la decisione di lasciare il suo incarico, presentando una lettera di dimissioni. Tuttavia ormai ex vice-governatrice ha precisato di voler rimanere in Ucraina. Maria ha fatto presente che continuerebbe a lavorare nella squadra del governatore di Odessa.
Va notato che nemmeno la rinuncia della Gaidar alla cittadinanza russa fatto sì che conquistasse la fiducia degli ucraini, così come la messa all'indice sul territorio ucraino dei libri del suo bisnonno e la sua campagna elettorale alle amministrative di Odessa, che alcuni hanno considerato addirittura corruzione degli elettori.
Pare che i successi della Gaidar nel campo della sanità e della tutela sociale della popolazione (secondo lei, durante il suo lavoro, dal bilancio nazionale sono stati stanziati 3,5 milioni di euro per la sanità) non fossero riusciti a volgere a suo favore l'opinione pubblica della cittadinanza che ha continuato a considerarla niente più che una transfuga russa trapiantata in Ucraina, una specie aliena per nazionalisti ucraini. «Oltre agli argomenti: «Lei è dalla Russia, quindi fuori dal nostro paese!», non sento più nulla», – si è lamentata, sfogando la sua rabbia, Maria.
Odessa, Ekaterina Rudnik
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